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Introduzione
In questo articolo vorrei parlarti nel modo più pratico e sintetico possibile della figura di Felix Mendelssohn (1809-1847) e del suo rapporto con le opere di Johann Sebastian Bach. Il compositore, nato ad Amburgo, viene talvolta associato alla figura di Mozart per la precocità del suo talento, e sappiamo che egli fu ammirato da pressoché tutti i suoi contemporanei, in particolare da Robert Schumann.
Lo Stile
Principale caratteristica di Mendelssohn è quella di saper coniugare sotto uno stile del tutto originale le caratteristiche del Classicismo e del Romanticismo, mantenendo le procedure compositive del primo ma integrandovi qui e là le novità stilistiche del secondo. La traccia più evidente di questa tanto ardita quanto riuscita sintesi è nei lavori più maturi, pensiamo a esempio all’utilizzo della forma sonata e dell’elaborazione motivica, procedimenti tipicamente settecenteschi, nella Ouverture da Ein Sommernachtstraum, che si affiancano a sezioni ricche di cromatismi, talvolta per ottave, che sono procedimenti tipicamente ottocenteschi; oppure alla Ouverture in si minore Le Ebridi, pienamente romantica in quanto concepita come una composizione a sé stante. Questa composizione non doveva preludere a un’opera ma rappresentare, secondo l’uso del Romanticismo, un pezzo di repertorio orchestrale. Nelle composizioni giovanili, al contrario, prevale la vena classicistica, in particolare lo vediamo nelle sue cinque sinfonie classiche. Molti Musicologi contemporanei si sono pronunciati sul rapporto tra Mendelssohn e il Romanticismo, in particolare in Richard Taruskin troviamo la seguente, suggestiva considerazione:
«[…] non ha mai superato il suo stile giovane precoce. […] Rimase stilisticamente conservatore […] non sentendo alcun bisogno di attirare l’attenzione con un repertorio di novità “rivoluzionarie”. Nel corso della sua breve carriera rimase fedele allo status quo musicale – vale a dire, le forme “classiche”, come erano già codificate da tempo. La sua versione del romanticismo, già evidente nei suoi primi lavori, consisteva in un “pittorialismo” musicale abbastanza convenzionale.»
Richard Taruskin, 2010.
La Riscoperta Di Bach
I meriti che ascriviamo al compositore di Amburgo sono molteplici: innanzitutto, fondò il conservatorio di Lipsia; fu intellettuale sensibile, umanista colto, didatta musicale di rilievo. Ma questi meriti rischiano di passare in secondo piano se li paragoniamo a una delle più importanti riscoperte della Storia Della Musica, quella delle opere di Johann Sebastian Bach, pressoché sconosciute quando il compositore era in vita: criticate come stilisticamente obsolete persino dai diretti allievi del compositore di Eisenach, vennero riscoperte a seguito dell’esecuzione della Passione Secondo Matteo a opera dello stesso Mendelssohn, che ebbe un successo così clamoroso da imprimere una direzione sicura alla riscoperta di uno dei compositori più celebri di tutti i tempi. Abbiamo notizia del fatto che lo stesso compositore di Amburgo, molti anni prima dell’esecuzione della Passione, si era formato sulle opere di Bach, in particolare le sue prime sinfonie recano le tracce dei suoi condizionamenti compositivi. La scoperta dell’organista di Eisenach avvenne quando Mendelssohn stava studiando con Ludwig Berger, allievo di Muzio Clementi, che gli presentò Bach e lo iniziò alle sue opere. Di seguito puoi trovare lo spartito dell’opera di Bach riscoperta da Mendelssohn. Se la ordinerai dal banner in basso, una piccola parte del tuo acquisto andrà a sostegno di questo blog.
Conclusioni
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