Il Romanticismo In Musica E Letteratura

Introduzione

In questo articolo vorrei darti, in estrema sintesi, un’idea delle profonde connessioni tra Romanticismo in Letteratura e Romanticismo in Musica. Cercherò di parlarti in modo molto concreto e di andare al punto di quelle che reputo le questioni più essenziali da notare. Per esempio, probabilmente saprai che con il termine Romanticismo ci riferiamo a un movimento culturale: lo puoi trovare scritto dappertutto, basta una semplice ricerca. Quello che forse non sai, è che questo movimento si affermò prima nella Letteratura e soltanto poi, in un secondo momento, nell’ambito musicale. Altra questione interessante è che generalmente quando pensiamo al Romanticismo ci viene in mente l’Ottocento, coi suoi grandi protagonisti: in realtà questo movimento nasce nel Settecento, più precisamente nella seconda metà del XVIII Secolo. Lungo tutto l’articolo troverai dei banner con molti dei miei consigli letterari e musicali sull’argomento: se effettuerai un acquisto cliccando su uno qualsiasi di essi, darai un importante contributo e sostegno al nostro blog.


L’Artista Romantico

Iniziamo dicendo che con il Romanticismo l’Arte in generale, sia letteraria che musicale, inizia a essere considerata una disciplina misterica e quasi ritualistica: l’artista è considerato una sorta di celebrante che dovrebbe creare una connessione tra gli Uomini e il mondo delle Arti. Non dobbiamo tuttavia pensare, come comunemente si fa, che gli artisti romantici fossero degli esaltati: al contrario, questa forte tensione al sovrannaturale, all’indefinito, al misterioso e all’infinito portò sempre più l’artista romantico a constatare la propria finitezza. Nel concetto di Sehnsucht, che in tedesco vuol dire struggimento, rivediamo sia l’impeto che il ripiegamento, il confronto con un’interiorità misteriosa, miracolosa e apparentemente finita nel suo infinito potenziale creativo.

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John William Waterhouse, The Lady of Shalott, 1888, after a poem by Tennyson.

Romantico VS Romantico Figurato

La parola romantico può definire concetti decisamente differenti se la prendi in accezioni diverse: puoi prenderla in un senso letterale, e allora indicherà le espressioni, gli atteggiamenti relativi al Romanticismo; ma puoi prenderla anche in un senso metaforico, o meglio figurato, in quel caso indicherebbe una categoria estetico-stilistica. Quando dici che qualcosa è romantico, non sempre usi questo termine per dire che un determinato oggetto appartenga alla corrente del Romanticismo: pensa a quando lo utilizzi per descrivere un film. Immagino tu ti sia chiesto almeno una volta perché significati così differenti siano stati associati alla stessa parola. Il fatto è che il gusto del sentimentale e l’attenzione per il cuore, inteso non come organo ma come intimo centro spirituale del pensiero e del sentimento, s’iniziano a radicalizzare proprio con la corrente culturale del Romanticismo: prendi a esempio lo Sturm Und Drang, una sottocorrente romantica che manifestava acuta insofferenza per le regole e per i limiti imposti dalla società.

Sturm Und Drang

Con lo Sturm Und Drang gli artisti del Romanticismo idearono la figura del Genio, inteso non come persona con ottime attitudini e una marcata predisposizione in certe attività, ma come entità senza limiti, una sorta di rappresentazione concreta dell’infinito potere creativo della soggettività unica e irripetibile di ogni individuo. Come si può già facilmente intuire, il concetto di Genio verrà contrapposto a quello illuministico di Ragione. La Ragione indaga sulla realtà attraverso una logica sequenziale stabilita a priori, mentre il Genio crea la realtà stessa attivamente, scardinando le categorie aprioristiche.

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Claude Joseph VernetA Mountain Landscape with an Approaching Storm.

Il Romanticismo Letterario

Col Romanticismo in Letteratura si manifesta la più radicale opposizione del Genio alla Ragione. Talvolta i temi sono rappresentati da realtà sovrannaturali, amori travolgenti. Non manca l’ispirazione a tempi passati, caratteristica comune a molte correnti culturali: nel Romanticismo letterario avrà luogo una rivalutazione del Medioevo inteso non più come epoca buia ma come luogo misterioso di miti fantastici e lontani, indefiniti; un momento di passaggio entro il quale le Arti si sono rinnovate e sono tornate poi a risplendere. Di esso si scrive seguendo una linea diametralmente opposta a quella del pensiero contemporaneo, descrivendolo non come epoca buia e primitiva ma come un periodo rigoglioso e splendente. Non dobbiamo tuttavia pensare al Romanticismo letterario come a una corrente troppo distante da quelle dei nostri giorni: per esempio, solitamente non ci si accorge che a questo periodo risalgono testi attualissimi, come le prime favole dei fratelli Grimm.

Il Romanticismo Musicale

In Musica il Romanticismo arriva relativamente tardi rispetto alle altre arti, coi primi anni dell’Ottocento. Tuttavia i confini tra Classicismo e Romanticismo non sono così netti come comunemente si pensa: nel Classicismo troviamo i germi di molti argomenti protagonisti del Romanticismo musicale, prendiamo a esempio il concetto di elaborazione motivico-tematica di cui trovi un nostro apposito articolo qui. Possiamo dire inoltre che nel corso del Romanticismo assistiamo a una vera e propria rivalutazione della Musica intesa come lo strumento artistico per eccellenza. Naturalmente i Romantici intendevano la nuova Musica come regina delle arti, non certo una Musica qualsiasi: il canto su testo letterario inizia a essere considerato meno, emerge la composizione strumentale. Uno strumento come il pianoforte, contenente tutti i registri dell’orchestra eppure completamente svincolato da ogni legame con quel concetto di parola che per tutto il Settecento era stato strumento per eccellenza della Ragione, rappresenterà il mezzo perfetto per il musicista romantico e non a caso assumerà prestissimo un ruolo centrale. L’artista inoltre, a seguito della rivalutazione generale delle discipline musicali, inizia ad assumere un ruolo sociale di rilievo passando da dipendente da un potente a libero professionista. Anche se il musicista romantico per le ragioni succitate spesso non apprezza l’accostamento della musica alla parola, sarà tuttavia altrettanto spesso una figura letteraria. Quest’affermazione può apparire contraddittoria, in realtà dobbiamo pensare a un’idea armoniosa di Letteratura come passione ben distinta su un piano tecnico-compositivo nella sua integrazione all’opera artistica musicale. In altre parole, i compositori nella maggior parte dei casi studiavano oltre alla Musica anche la Letteratura, e ne riversavano alcune caratteristiche nella propria opera musicale senza tuttavia impiegarne le parole. Per questo troviamo composizioni che descrivono musicalmente il mare, il fruscio del vento tra gli alberi, pur senza impiegare i segni della parola. Durante il Romanticismo, la Natura è concepita dal musicista come luogo in cui tornare a sé stesso, ricco di voci che il romantico interiorizza come richiamo delle proprie radici. Questo particolare rapporto con il passato non si denota solo in ambito naturalistico, ma anche nella riscoperta delle tradizioni popolari: emergono stilemi musicali differenti che rispecchiano le rispettive peculiarità musicali dei paesi di provenienza. La ricerca sulle proprie radici si riflette in una precisa concezione del passato, inteso come luogo perduto di profondità spirituali e trascendenza. Per questo e molti altri motivi nell’Ottocento vediamo anche la nascita della Storiografia Musicale: sulla Musica inizia una vera e propria indagine letteraria, di cui un esempio su tutti è la corposa biografia di Palestrina scritta da Giuseppe Baini. Infatti fino al Settecento la Musica era oggetto di un consumo che a noi contemporanei apparirebbe smodato: tutto ciò che veniva composto era prestissimo dimenticato. Con la nuova concezione del passato, assistiamo a una grande riconsiderazione dell’oggetto musicale: le composizioni più antiche diventano modelli d’ispirazione, e non scartoffie da sostituire con un nuovo, più attuale repertorio.

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Robert Schumann

La Nascita Dei Metodi Didattici Contemporanei

Insieme alla riorganizzazione di moltissime grandi istituzioni musicali, con la redazione di nuovi, rivoluzionari ordinamenti di studio, fu pubblicata la maggior parte dei metodi che oggi utilizziamo per la formazione strumentale nei Conservatori. Hai degli esempi pianistici qui di seguito: puoi acquistarli cliccando sui vari banner, se lo farai una piccola parte del tuo acquisto andrà a sostegno di questo blog.



Una Breve Analisi Musicale

Nel momento in cui il compositore romantico sceglie d’impiegare la parola, generalmente preferisce le piccole composizioni, come il Lied. Le eccezioni nelle grandi forme, come il Poema Sinfonico, sono rare e rappresentano un fenomeno del tutto originale del Romanticismo. Questa forma tuttavia non nasceva con l’intento d’impiegare la parola alla maniera razionale, ma la utilizzava insieme ad altri strumenti per soddisfare l’esigenza di fornire significati extramusicali alla composizione. Accanto ai grandi stilemi compositivi fioriti in questo periodo, di cui il Poema Sinfonico è un esempio, La Forma Sonata, di cui abbiamo parlato dettagliatamente in un articolo che puoi trovare qui, viene rielaborata e arricchita. Nella Sinfonia, che col Romanticismo raggiunge il suo massimo splendore, l’area tonale si estende: le modulazioni alla dominante sono accompagnate da quelle alla mediante, alla sottodominante e alla sopradominante. Le melodie sono sempre più patogeniche, iniziano a elasticizzarsi nella loro ampiezza intervallare. Inutile dire che in tutte le forme compositive inizieranno ad abbondare abbellimenti, cromatismi. Nelle armonie assisteremo a un progressivo ampliamento dei tempi di risoluzione della tensione armonica, con respiri sempre più ampi.

Il Direttore D’Orchestra

Con la crescita dell’organico orchestrale, nel Romanticismo si renderà necessaria l’introduzione di una nuova figura capace di replicare su grande scala il ruolo che fino a quel momento in organici ridotti poteva essere svolto dal primo violino o dal Maestro al cembalo: il Direttore d’orchestra, figura quasi del tutto nuova, che si occuperà di coordinare l’esecuzione, interpretare il testo musicale e scegliere in prima persona il repertorio da eseguire.


Conclusioni

Per questa breve sintesi è tutto, spero di averti dato un quadro molto sommario dei rapporti tra Romanticismo Musicale e Letterario. Più avanti avremo modo di approfondire ciascuno degli argomenti qui trattati per sommi capi, perciò rimani connesso! Noi ci vediamo nell’articolo di domani.

Matteo Malafronte