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Introduzione
Ci eravamo lasciati, nell’ultimo articolo, con una citazione da Armonia di Walter Piston in cui l’autore metteva in relazione accordi e intervalli, introducendoci implicitamente all’accordo triade: puoi acquistare il manuale di cui abbiamo parlato per approfondire i contenuti di questo articolo, accordi pianoforte, triadi e concetti armonici più complessi, al link di seguito:
Avevamo inoltre detto che un principiante della lettura pianistica si riconosce dal fatto che tenderà a leggere una nota per volta: non conoscendo da un punto di vista pratico concetti più ampi di quello di nota, il suo occhio musicale sarà molto lento. Per iniziare a velocizzarlo avevamo introdotto l’intervallo, che è un concetto più ampio di quello di nota in quanto contengono almeno due note.
Le Tecniche di Metodo Di Lettura Pianistica
Con questo articolo miglioriamo la tua lettura facendo un ulteriore passo avanti e partendo da una semplice mappa concettuale. Leggila nel seguente modo: gli accordi contengono intervalli, che a loro volta contengono note, che a loro volta contengono nomi, durate e suoni. Eccola di seguito:
Le Triadi
Gli intervalli che impieghiamo per costruire le triadi, e a dir la verità pressoché qualsiasi accordo di cui ci occuperemo oltre una triade, sono le terze. In base al numero di terze che andiamo a sovrapporre, l’accordo assumerà un nome generico diverso. La triade si definisce quando le terze a sovrapporsi sono due. In altre parole, dato che non si possono sovrapporre meno di due terze, la triade è da un punto di vista intervallare il tipo di accordo più piccolo che si possa trovare nella musica tonale. Con musica tonale s’intende anche quel tipo di concezione musicale che sta alla base degli esercizi elementari canonici per il pianoforte, come Czerny, Beyer, Duvernoy, Cramer… E molti altri. Ce ne sono moltissimi. Se non sai bene da quale partire, ti consiglio di acquistare questi due per primi:
Ti accorgerai che li nomineremo spesso nel corso dei nostri articoli. Ma torniamo all’argomento di oggi: stavamo dicendo che la sovrapposizione di due terze, dà luogo a un accordo di triade.
Gli Intervalli: Armonici VS Melodici
Come vedi una triade è formata da soli intervalli armonici: essendo composti da elementi ritmicamente simultanei, questi sono scritti verticalmente uno sopra l’altro; la lettura di questo tipo d’intervallo i sarà quindi verticale: in un primo momento, per ragioni armoniche, ti consiglio di leggerlo sempre dal basso verso l’alto. Gli intervalli melodici sono invece composti da elementi che si susseguono e che pertanto sono scritti l’uno accanto all’altro: la lettura di questo tipo d’intervallo sarà dunque orizzontale (da sinistra verso destra).
Lettura Verticale VS Lettura Orizzontale
È fondamentale che tu sappia che la lettura verticale e quella orizzontale sono un tutt’uno nella musica, ma soprattutto che, nella maggior parte dei casi, ciò che è scritto orizzontalmente può essere letto verticalmente. Prendi per esempio un arpeggio, che è semplicemente un accordo le cui note sono eseguite una dopo l’altra, in modo non simultaneo:
In questo caso leggere le note prese singolarmente non serve a nulla, leggerle orizzontalmente ancor meno. Per individuare a colpo d’occhio che le sei note scritte qui sopra sono una triade ripetuta due volte devi saper guardare l’aspetto numerico del pentagramma, ossia saper leggere verticalmente i nomi generici degli intervalli. I tre nomi di nota che compongono il primo arpeggio sono infatti tutti scritti sulle righe. La distanza che intercorre tra un nome di nota e l’altro non è comunque grande come quella di una quinta, né piccola come quella di una seconda, anche perché in quest’ultimo caso, trattandosi di un intervallo pari, i nomi di nota non sarebbero scritti tutti sulle righe, ma in modo diverso: alcuni sulle righe e alcuni sugli spazi. Da puoi concludere che, se non avessi saputo distinguere questo “tipo di parola” della musica, ossia l’accordo e quindi l’arpeggio, non avresti potuto cogliere la metodologia più consona per leggere il passaggio in esempio. Per riassumere, puoi ricondurre gli intervalli melodici che hai individuato a degli intervalli armonici, e quindi alla triade di partenza:
Ecco perché ti dicevo che la componente orizzontale e quella verticale si prendono continuamente per mano nella lettura di uno spartito.
Cose Da Non Fare
Ti consiglio di non sperimentare le tecniche che ti propongo su partiture troppo complesse, o finirai solo per scoraggiarti inutilmente. I manuali che ti ho allegato più sopra sono i più adatti per iniziare a esercitarti, te li riporto di seguito:
Concusioni
Per imparare a leggere una lingua che non si conosce, solitamente si comincia da frasi semplici: lo stesso accade in Musica, attraverso la graduale correlazione di concetti semplici a insiemi sempre più complessi che li contengono. Se vuoi approfondire ulteriormente l’argomento, iscriviti alla nostra newsletter per ricevere una notifica quando sarà pubblicato un nuovo articolo!
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